Borse, 4.000 miliardi di euro di perdite nel 2008

L’anno che si è chiuso qualche giorno fa è stato uno degli anni più neri per le borse mondiali. Nell’anno 2008 le borse europee hanno perso circa 4.000 miliardi di euro.
La Borsa di Milano ha perso quasi la metà del suo valore. L’indice Mib ha perso il 48,7%, l’indice Mibtel ha perso il 48,5% passando da 29.402 punti a 15.206 punti, l’indice S&P/Mib ha ceduto il 49,5% passando da 38.554 a 19.683 punti.
La capitalizzazione delle società italiane quotate che a fine 2007 era di circa 733 miliardi di euro si è ridotta a circa 372 miliardi.
Perdite pesanti anche per le altre borse, europee e non solo. La borsa di Parigi, l’indice CAC 40, ha perso il 42,82%, la borsa di Londra, l’indice ftse 100, ha perso il 31,84%. La borsa di Francoforte ha perso il 40,37%, la borsa di Madrid il 39,4%.
La borsa di Tokyo ha chiuso il 2008 con una perdita del 42,12%, la peggiore perdita dalla creazione dell’indice Nikkei nel 1949.
A Wall Street il Dow Jones ha perso il 34,9% da inizio anno, lo S&P 500 ha perso il 40,3% e il Nasdaq il 43%.
Un anno, il 2008, segnato dalla crisi dei mutui negli USA, che ha visto il fallimento di una delle banche d’affari più importanti degli Stati Uniti. La Lehman Brothers, che ha avviato la procedura fallimentare nel settembre del 2008 schiacciata da debiti per più di 600 miliardi di dollari.
Un anno segnato anche dall’intervento dei vari governi per limitare i danni della crisi. L’intervento più consistente è quello del governo USA che vara, tra molte difficoltà, il cosiddetto “piano paulson”, che prevede aiuti per 700 miliardi di dollari. Intervengono anche i governi europei, che al vertice di Parigi (tenuto dal cosiddetto Eurogruppo), il 12 Ottobre 2008, raggiungono un accordo in 6 punti.

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