Armi, Italia secondo venditore mondiale

Secondo un rapporto del Congresso degli Stati Uniti l’Italia è stato nel 2008 il secondo venditore mondiale di armi.
Gli Stati Uniti si sono confermati nel 2008 i primi venditori di armi al mondo, seguiti, a molta distanza, proprio dall’Italia che ha superato i russi. Le vendite di armi italiane hanno raggiunto nel 2008 la cifra di 3.7 miliardi di dollari contro i 3.3 miliardi della russia (che nell’anno precedente, il 2007, aveva incassato 10.8 miliardi di dollari per la vendita di armi).
Il 70% delle armi vendute nel 2008 dagli americani, per un valore complessivo di 29.6 miliardi di dollari, sono finite nelle mani dei paesi in via di sviluppo.
Ed erano di fabbricazione americana il 68.4% di tutte le armi vendute nel mondo nel 2008.

Secondo una ricerca del Sipri (Stockholm International Peace Research Institute, Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma) le spese militari mondiali nel 2008 hanno raggiunto i 1464 miliardi di dollari, pari al 2.4% del Pil mondiale, un incremento del 4% rispetto al 2007 e del 45% rispetto al 1999.
Durante gli 8 anni della presidenza Bush la spesa militare americana ha raggiunto i livelli della seconda guerra mondiale.
Gli USA sono il paese con la spesa militare più alta nel 2008, 607 milioni di dollari pari al 41.5% delle spese militari mondiali. Al secondo posto, e molto distanziata, la Cina, con una spesa stimata di quasi 85 miliardi di dollari, quindi la Francia, con 65.7 miliardi di dollari, la Gran Bretagna, con 65.3 miliardi, la Russia, con una spesa stimata di 58.6 miliardi, la Germania, con 46.8 miliardi, il Giappone, con 46.3 miliardi, quindi l’Italia, con 40.6 miliardi, l’Arabia Saudita con 38.2 miliardi e l’India con 30 miliardi.
I 40 miliardi di dollari spesi dall’Italia corrispondono ad una spesa pro capite di 689 dollari, superiore alla spesa pro capite tedesca e giapponese, rispettivamente 568 dollari e 361 dollari, ma inferiore alla spesa pro capite francese, inglese e americana, rispettivamente 1061, 1070 e 1967 dollari.




Tra le dieci più grandi aziende mondiali per la produzione di armi, che vedono la Boeing al primo posto con 30 miliardi di dollari di armi vendute e profitti per 4 miliardi di dollari, al non posto c’è anche l’italiana Finmeccanica con quasi 10 miliardi di dollari di armi vendute (nel 2007) e un profitto di 713 milioni di dollari.



Nel 2008 vi sono state 60 operazioni di pace che hanno visto impegnati fino a 187 mila operatori (166 mila militari e 21 mila civili). Alle missioni di pace hanno contribuito 115 paesi, i primi 10 paesi contributori sono stati gli USA, la Francia, il Pakistan, la Gran Bretagna, il Bangladesh, l’India, l’Italia e la Germania.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *