Operai cinesi in sciopero

Due stabilimenti della Honda situati nella provincia cinese del Guandong sono chiusi da due settimane per via di uno sciopero degli operari cinesi. I 1900 operai cinesi dei due stabilimenti chiedono un aumento di stipendio alla Honda, che aveva spostato parte della sua produzione in Cina proprio per via del basso costo della manodopera. Secondo quanto riportato da alcuni organi di informazione gli operari della Honda arriverebbero a percepire circa 1500 yuan (circa 220 dollari, 183 euro) al mese.
La Honda dopo due settimane di agitazioni ha proposto agli operai un aumento salariale del 24%, pari a circa 366 yuan (56,60 dollari, 44,74 euro). Aumento che porterebbe lo stipendio mensile a circa 1910 yuan (280 dollari, 233,5 euro).
Secondo quanto riportato dalla Associated Press un portavoce della Honda ha riferito che la controversia è stata risolta e che la situazione in tutte le fabbriche interessate è tornata alla normalità. Alcuni operai continuano a chiedere un aumento di circa 800 yuan (117 dollari, quasi 98 euro), anche se tutti gli operai hanno deciso di tornare al lavoro.

La Honda ha annunciato di voler aumentare la sua produzione in Cina del 30% entro il 2012, fino a raggiungere la produzione di 830mila automobili all’anno.

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