I paesi della UE hanno speso il 26.9% del Pil per la protezione sociale

Secondo un rapporto di Eurostat pubblicato nei giorni scorsi i 27 paesi dell’Unione Europea hanno speso nel 2006 il 26.9% del Pil per la protezione sociale. Nel 2005 e nel 2004 la spesa per la protezione sociale nei 27 paesi UE era stata pari al 27.1% del Prodotto interno lordo, nel 2003 era stata del 27.2%.
Nonostante la media delle spese per la protezione sociale nei 27 paesi UE sia stata del 26.9% ci sono state differenze anche importanti tra i vari paesi. I paesi dell’Unione che hanno speso di più per la protezione sociale sono stati la Francia, che ha speso il 31.1% del Pil, seguita dalla Svezia, con il 30.7%, dal Belgio, con il 30.1%, dall’Olanda (29.3%), dalla Danimarca (29.1%), dalla Germania (28.7%), dall’Austria (28.5%), e quindi dall’Italia che ha speso il 26.6% del Pil.
I paesi dell’Unione che hanno speso meno per la protezione sociale sono stati la Lettonia, con il 12.2%, l’Estonia, con il 12.4%, la Lituania, con il 13.2%, la Romania con il 14%.
Secondo Eurostat questa disparità riflette la differenza nel tenore di vita dei vari Stati, ma è anche indicativa della diversità dei sistemi nazionali di protezione sociale e delle strutture demografiche, economiche, sociali e istituzionali proprie di ciascuno Stato.
Nel 2006 la spesa per gli anziani ha rappresentato nei 27 paesi dell’Unione il 46% della spesa totale per la protezione sociale, la spesa per l’assistenza sanitaria ha rappresentato il 29%, la spesa per le invalidità, le famiglie e i bambini hanno rappresentato l’8% ciascuno, le spese per le prestazioni di disoccupazione hanno rappresentato il 6% della spesa totale, e le spese per l’edilizia e l’esclusione sociale hanno rappresentato il 4%.

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