Eurozona, Pil in calo del 2.5% nel primo trimestre 2009

Il Pil della zona euro (EU-16) è sceso del 2.5% nel primo trimestre del 2009 rispetto al trimestre precedente, mentre il Pil dei paesi dell’Unione Europea (i paesi dell’area euro e i paesi che non adottano l’euro) è sceso del 2.4%. A riferirlo è l’ufficio di statistica europeo, Eurostat.
In Italia il Pil è sceso del 2.6% nel primo trimestre rispetto al trimestre precedente, in Francia il calo è stato dell’1.2%, in Germania del 3.8%, nel Regno Unito del 2.4%. Negli USA il calo è stato dell’1.4%, in Giappone del 3.8%.
Rispetto allo stesso trimestre del 2008 il calo è ancora più consistente, per i paesi della zona euro, EU-16, vi è stato un calo del 4.9%, per i paesi dell’Unione Europea, EU-27, vi è stato un calo del 4.7%.
In Italia il Pil è sceso del 6% rispetto allo stesso trimestre del 2008, in Francia il calo è stato del 3.2%, in Germania del 6.9%, nel Regno Unito del 4.9%. Negli USA il calo è stato del 2.5%, in Giappone dell’8.4%.

Nel primo trimestre del 2009 i consumi finali delle famiglie sono scesi dello 0.5% nella zona euro e dello 0.6% nell’UE. In Italia il calo è stato dell’1%, nel Regno Unito il calo è stato dell’1.3%, in Giappone dell’1.1%, in Francia i consumi finali della famiglie sono aumentati dello 0.2%, in Germania sono aumentati dello 0.5%, negli USA dello 0.3%.

Gli investimenti, nel primo trimestre 2009, sono calati del 4.1% per la zona euro (EU-16) e del 4.5% per i paesi UE (EU-27). In Italia il calo è stato del 5%, in Francia del 3.2%, in Germania del 7.9%, nel Regno Unito del 7.5%, in Giappone del 6.7%, negli USA del 9.6%.

Le esportazioni, nel primo trimestre 2009, sono scese dell’8,8% nella zona euro e dell’8,3% nella UE. In Italia sono scese dell’11.8%, in Francia del 6.4%, in Germania del 9.7%, nel Regno Unito del 6.9%, negli USA dell’8.7% e in Giappone del 26%.

Le importazioni, nel primo trimestre 2009, sono scese del 7.6% nella zona euro e del 7.8% nella UE. In Italia sono scese del 9.2%, in Francia del 5.3%, in Germania del 5.4%, nel Regno Unito del 6.7%, negli USA del 10.7% e in Giappone del 15%.

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